Autonomi e commercianti esclusi dal Bonus da 1000 Euro.
Nel nuovo decreto che ha seguito un lungo iter e cambiato più nomi è previsto un rinnovo e un aggiornamento delle indennità già contenute nel Cura Italia convertito con modifiche nella legge n.27 del 24 aprile 2020.
A chi spetta il Bonus da 100 Euro?
Con il decreto Rilancio in alcuni casi il bonus di 600 euro diventa da 1.000 euro per partite Iva, quindi professionisti, Co.co.co., per lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (anche in somministrazione) nel mese di maggio. Non è previsto per i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago (artigiani e commercianti) per i quali ci sarà solo quello di 600 euro di aprile.
Nell’ultima versione del Decreto Rilancio infatti la platea degli aventi diritto all’indennità del mese di maggio è ridotta rispetto a quella dei titolari del bonus di marzo e aprile. E non comprende, ad esempio, i lavoratori autonomi iscritti a gestioni speciale AGO, come appunto artigiani e commercianti.
Questo, indipendentemente dall’ulteriore requisito richiesto, relativo alla perdita di fatturato.
Il bonus di 600 euro non diventa di 1.000 euro per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago. In riferimento a costoro, vale a dire anche a commercianti e artigiani, il comma 4 dell’articolo 84 stabilisce:
“Ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità di cui all’articolo 28 del decreto-legge 18 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, la medesima indennità pari a 600 euro è erogata anche per il mese di aprile 2020.”
In pratica, i mille euro di indennità per il mese di maggio spettano solo ai liberi professionisti titolari di partita IVA attiva al 19 maggio 2020, iscritti alla gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito al perdita di fatturato del 33% nel secondo bimestre 2020, rispetto all’analogo periodo 2019. Oppure ai collaboratori coordinati e continuativi, sempre iscritti alla gestione separata e non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano cessato il rapporto di lavoro al 19 maggio 2020.