Firmato il decreto per l’indennità da 600 euro ai Professionisti iscritti alle casse private, agenti di commercio Enasarco ammessi al bonus INPS, dipendenti a termine nel Fondo articolo 44: le anticipazioni nelle FAQ del MEF.
Professionisti iscritti agli Ordini, dipendenti a tempo determinato ed altri soggetti che ricadono nelle tutele del Fondo per il reddito di ultima istanza (art.44 del dl 18/2020), riceveranno anch’essi una indennità di 600 euro, come quella prevista per le altre Partite IVA e autonomi delle gestioni speciali INPS, che spetta anche agli agenti di commercio: lo precisa il Ministero dell’Economia nelle FAQ pubblicate sul sito ufficiale del MEF sul Cura Italia.
Le professioni ordinistiche
Per adesso, di ufficiale c’è solo la destinazione dei fondi (200 milioni su 300 complessivi) riservati ad autonomi e professionisti iscritti ad enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, per i quali è stato emanato apposito decreto interministeriale.
L’indennità, che dovrà essere richiesta alla propria cassa, è destinata a chi ha avuto un reddito fino a 35mila euro nell’anno di imposta 2018 e abbia subito limitazioni lavorative a causa dell’emergenza Covid 19 oppure, se nello stesso anno di imposta si è collocato nello scaglione tra 35 e 50mila euro, abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nei primi 3 mesi del 2020.
Domande dal 1° aprile. secondo gli schemi forniti dalle proprie casse. Il bonus è esentasse, non cumulabile con altri strumenti di sostegno al reddito, non previsto per i titolari di pensione. Spiega il Ministro Nunzia Catalfo:
Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza”, “siamo al lavoro sulle nuove misure per il decreto aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore.
Le altre categorie
Il Fondo di ultima istanza dovrebbe tutelare tutti coloro che non sono ricompresi negli ammortizzatori sociali e indennizzi previsti per dipendenti e Partite IVA, autonomi e collaboratori coordinati continuativi, lavoratori dello spettacolo e agricoli, stagionali del turismo. Ma che al pari di essi hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro in conseguenza dell’emergenza Coronavirus.
Non si specificano quali categorie se non i professionisti iscritti agli ordini, per i quali entro metà aprile (30 giorni dall’entrata in vigore del Cura Italia) era atteso il decreto con i criteri e le modalità di attribuzione dell’indennità.
E gli altri 100 milioni del Fondo a chi andranno? Il Ministero dell’Economia parla di «600 euro a testa», e dichiara che «le platee dei destinatari verranno decise a giorni con un provvedimento di prossima emissione».
Di categorie come agenti di commercio e dipendenti a tempo determinato si legge soltanto nelle FAQ del MEF, che ipotizza anche un’inclusione eventuale per colf e badanti.
Agenti di Commercio
Per gli agenti di commercio iscritti alle gestioni speciali INPS ma anche all’Enasarco, teoricamente esclusi dall’indennità prevista dall’articolo 28 del Cura Italia (che riguarda autonomi iscritti alle gestioni speciali Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie), specifica invece il MEF in una apposita FAQ:
sono inclusi nella platea dell’articolo 28.
Questo vuol dire che potranno fare domanda online sul sito INPS come tutti gli altri.
Infine, sembra possibile che questa indennità copra anche i collaboratori domestici: «la situazione di colf e badanti è attualmente in considerazione, in vista di un loro inserimento tra i beneficiari del Fondo residuale previsto nell’articolo 44», chiarisce il ministero.
Chi non potrà beneficiare del bonus 600 euro?
Restano esclusi dall’agevolazione in commento:
Professionisti e lavoratori autonomi iscritti ad altre casse di previdenza, come commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, architetti, ingegneri ecc.
Il Decreto Cura Italia ha previsto per loro il Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni.
Le modalità e l’importo dell’intervento saranno definiti con un decreto del ministero del Lavoro, che già ha chiesto alle Casse i dati degli iscritti suddivisi per fasce di redditi, in modo da fare una valutazione della platea dei potenziali aventi diritto all’intervento economico.
E’, tuttavia, in corso la trattativa tra AdePP (associazione che rappresenta tutte le Casse dei professionisti) ed il governo al fine di ampliare la somma messa a disposizione nel Fondo a sostegno del reddito dei professionisti e consentire alle Casse di utilizzare parte dei rendimenti degli investimenti per adottare ulteriori misure a sostegno dei professionisti danneggiati nella loro capacità produttiva.
Bonus 600 euro: come richiederlo?
Il Governo ha fissato come limite massimo di spesa per questa misura di 1 miliardo e 800 milioni di euro ed è suddiviso in base alle varie categorie di lavoratori.
L’INPS ha attuato le misure disposte dal Governo a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese individuali con il Messaggio n. 1381 del 26 marzo 2020.
Procedura ordinaria di richiesta del Bonus 600 euro
La prima procedura prevista dall’INPS per fare domanda per il bonus 600 euro è quella ordinaria.
In questo caso l’accesso al sito INPS e la presentazione della domanda potranno avvenire attraverso:
PIN dispositivo rilasciato dall’Inps (per alcune attività semplici di consultazione o gestione è sufficiente un PIN ordinario);
SPID di livello 2 o superiore;
Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE);
Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Procedura semplificata di richiesta del Bonus 600 euro
Oltre alla procedura ordinaria per la presentazione della domanda, è stata prevista anche una procedura semplificata, dedicata ai cittadini sprovvisti degli strumenti previsti dall’INPS per porre in essere la procedura ordinaria.
La modalità semplificata permette ai cittadini di compilare e inviare le specifiche domande di servizio, inserendo soltanto la prima parte del PIN, (prime otto cifre) ricevuto via SMS o e-mail, dopo averlo richiesto tramite portale o Contact Center.
L’accesso ai servizi sul portale istituzionale è consentito in modalità semplificata con esclusivo riferimento alle seguenti domande di prestazione per:
Le indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
Indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO;
Le indennità dei lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
Indennità lavoratori del settore agricolo;
Indennità lavoratori dello spettacolo;
Bonus per i servizi di baby-sitting
Il PIN può essere richiesto tramite:
Il sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), -* oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per compilare e procedere all’invio della domanda online.
Nel caso in cui, non tu riesca a ricevere, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, chiamando il Contact Center, esso dovrebbe procedere alla validazione della richiesta.
Bonus Baby-sitting
Con riferimento alla prestazione bonus per i servizi di baby-sitting, qualora la domanda sia stata inoltrata con il PIN semplificato, il cittadino deve essere in possesso anche della seconda parte del PIN, per poter procedere all’appropriazione telematica del bonus.
Nuova procedura di emissione del PIN
L’INPS ha comunicato, inoltre che, in breve tempo, ci sarà una nuova procedura di emissione del PIN con il riconoscimento a distanza, gestita dal Contact Center, e permetterà ai cittadini di avere in remoto un PIN con funzioni dispositive.
Tale procedura permetterà di non attendere gli ulteriori otto caratteri del PIN, spediti tramite servizio postale.
Occorre attendere, un successivo messaggio da parte dell’INPS per avere maggiori dettagli operativi e la data di avvio del servizio.
Per avere dei chiarimenti sulle modalità di richiesta e gestione del proprio PIN, sul portale INPS c’è una guida accessibile dalla home page, seguendo il seguente percorso:
Link “Assistenza” (in alto a sinistra);
Link “Ottenere e gestire il PIN” (menù di sinistra).
Fonte: Redazione PMI.It e Fiscomania.com