Marketing vuol dire: conoscere il mercato, farsi conoscere dal mercato, vendere e comunicare. Il marketing è adattamento all’ambiente, alla domanda e anche alla concorrenza.
Con marketing non convenzionale intendiamo un insieme di strategie promozionali che, per far fronte alla costante perdita di potere di persuasione da parte del marketing tradizionale, fa uso di tecniche di comunicazione “innovative” per presentare i prodotti al pubblico in modo “alternativo”.
Dopo anni di pubblicità (alla televisione, alla radio, sui cartelloni, sulla stampa), i consumatori sarebbero ormai abituati alla “classica” propaganda aziendale e rimarrebbero meno impressionati dai tentativi di “influenza” commerciale.
Il marketing cambia, così come cambiano le regole dei mercati e ha subìto molte modifiche sostanziali tra cui il passaggio dalla filosofia di voler sconfiggere il concorrente a quella di voler conquistare il cliente. Ecco allora che il cliente, e non più il competitor, diventa il riferimento di tutte le politiche aziendali. Oggi più che mai conta la capacità di conquistare e fidelizzare i clienti.
Perché, statistiche alla mano, mantenere i contatti con un cliente fedele costa di meno e allo stesso tempo rende di più sul lungo periodo.
Vendere oggi richiede nuove competenze rispetto a qualche decennio fa, tutta colpa/merito dell’introduzione trasversale delle tecnologie e della diffusione dei nuovi media. Ed è proprio il marketing non-convenzionale che sfrutta soprattutto nuovi media e social network ma allo stesso tempo conta anche sul crescente utilizzo di soluzioni hardware e software relativamente economiche.
L’evoluzione della società post-moderna ha trasformato oltre che i processi culturali e quelli produttivi anche il modo in cui viene percepito il prodotto commerciale. Quelli che prima venivano definiti come “consumer”, ovvero consumatori divengono parte integrante del processo di produzione e distribuzione di prodotti e servizi, passando allo stato di “prosumer” un mix tra produttore e consumatore.
Questo genere di evoluzione è ben evidente attraverso Internet dove gli utenti collaborano per creare nuove mode e correnti di pensiero e dove il marketing non convenzionale affonda parte delle proprie radici. Invece di interrompere i consumatori mentre sono impegnati nelle varie forme di intrattenimento o informazione, il marketing non convenzionale diventa a sua volta intrattenimento o informazione, in tal modo dovrebbe essere in grado di ottenere la completa attenzione da parte del pubblico.
Alcuni esempi di marketing non convenzionale possono essere un video divertente diffuso su YouTube, un prodotto impiegato all’interno di un videogioco, la creazione di situazioni bizzarre per ottenere la citazione del brand in un servizio giornalistico oppure l’inserimento peculiare della merce in punti strategici delle città.
Il termine marketing non-convenzionale appare per la prima volta nel 2004, per definire il nuovo tipo di approccio al marketing. Non-convenzionale solitamente è un aggettivo che accompagna la parola guerra, e indica quindi una serie di tattiche che sfruttano l’effetto sorpresa, realizzate con mezzi non regolamentari. Fondamentale per il marketing non-convenzionale è il cosiddetto WOM (word-of-mouth) il passaparola
L’Evoluzione del Passaparola ai tempi dei Social
Uno dei concetti fondamentali del marketing non convenzionale è il passaparola: è il pubblico stesso a diffondere la pubblicità, perché la trova particolarmente divertente, interessante o utile. Grazie al marketing non convenzionale, le aziende avrebbero a disposizione un sistema efficace per coinvolgere i consumatori post-moderni, ma la disciplina non è ancora del tutto ben compresa. Rimane ancora molta confusione sull’argomento e questo porta ad alcuni limiti non trascurabili.
Il marketing non convenzionale funziona solamente quando è davvero straordinario.
I punti di forza del marketing non-convenzionale sono la creatività, trasgressione, innovazione, sorpresa. È una forma di comunicazione che fa leva sulle emozioni e tra i vantaggi vi è sicuramente il fattore economico. Un progetto di marketing non-convenzionale punta alla creazione di aspettative ancora prima del lancio del prodotto, o della campagna sul mercato.
Il marketing non-convenzionale punta a dare un ruolo attivo e da protagonista all’utente/cliente per lo sviluppo del prodotto in questione e mira anche alla creazione di un sapere 2.0, cioè condiviso, interattivo e partecipativo.
VIRAL MARKETING
Tra gli strumenti del marketing non-convenzionale vi è il marketing virale che identifica prodotti o campagne che abbiano in sé la propensione a diffondersi spontaneamente fra le persone come virus. Il concetto fondamentale che distingue il marketing virale da quello tradizionale è che l’idea-virus si diffonda inizialmente grazie a una nicchia di persone, solitamente influenzatori delle issues, per poi essere propagata maggiormente grazie a Internet.
Le comunicazioni elettroniche e i social network facilitano lo scambio delle informazioni in tempi brevissimi. Comprendere fino in fondo le dinamiche alla base dei vari social network permette di realizzare efficaci strategie di marketing allo scopo di diffondere informazioni in maniera virale.
Vi invitiamo a guardare questo Bellissimo Video che spiega il concetto di “marketing non-convenzionale” con molti esempi di pubblicità ed un esempio di video virale.
Buona Visione.